La battaglia dei militari a favore dei prodotti a base di CBD

La battaglia dei militari a favore dei prodotti a base di CBD

Negli Stati Uniti è in corso un intenso braccio di ferro tra i i militari e il Dipartimento della Difesa in merito alla possibilità di usare prodotti contenenti CBD, ad esempio, gomme da masticare o l’olio a base di CBD (come quelli che trovi su https://sevenhemp.it/). I primi vorrebbero poter aver la possibilità di consumare i derivati di canapa legale, forti anche di una legge federale che di fatto ha sancito la legalità di questi prodotti già nel 2018. Il problema sta nella volontà espressa dal Dipartimento della Difesa USA, che ha invece vietato ai componenti dell’esercito l’uso dei prodotti a base di cannabis legale. Il divieto è stato imposto a inizio anno (febbraio 2020), per mano di Matthew P. Donovan, sottosegretario del Dipartimento della Difesa. A questo proposito, è utile sottolineare come negli Stati Uniti d’America il limite del THC (acronimo di tetraidrocannabinolo) sia stato fissato allo 0,3 per cento a livello industriale. Stando al documento redato dal Dipartimento della Difesa statunitense, consentire ai militari il consumo di prodotti a base di CBD renderebbe totalmente inutile il programma di test antidroga vigente all’interno di tutti i settori dell’esercito.

Emendamento pro CBD per i militari approvato dalla Camera dei Rappresentanti

Negli ultimi giorni, la battaglia dei militari per i prodotti a base di CBD ha conosciuto un’ulteriore tappa importante. Infatti, la Camera dei Rappresentanti ha approvato l’emendamento del democratico Tulsi Gabbard. Se l’emendamento riceverà il giudizio positivo anche del Senato, i militari dell’esercito statunitense potranno consumare l’olio a base di CBD e tutti gli altri prodotti derivati dalla cannabis legale, i cui derivati sono stati legalizzati negli Stati Uniti d’America già due anni fa (2018, ndr). Gli uomini e le donne dell’esercito USA sperano ora che l’emendamento del democratico Gabbard possa tramutarsi presto in legge, in modo da superare l’ordinanza pubblicata a febbraio 2020, in cui il sottosegretario della Difesa Matthew P. Donovan di fatto sanciva il divieto di utilizzare prodotti a base di CBD.

Olio a base di CBD e altri prodotti per il trattamento del PTSD

L’olio a base di CBD, insieme ad altri prodotti sempre collegati al cannabidiolo (il metabolita della cannabis sativa), può essere utile per trattare il PTSD, l’acronimo con cui si è soliti indicare il disturbo psichico da stress post traumatico (post-traumatic stress disorder) che colpisce in larga parte i veterani dell’esercito statunitense. A questo proposito, è sufficiente presentare alcuni numeri per capire come il PTSD rappresenti una situazione grave in seno all’esercito USA: ogni giorno (non ogni mese o ogni anno) in tutti gli Stati Uniti 22 veterani scelgono di suicidarsi. Il loro numero è, in percentuale, superiore al 130% del tasso della popolazione generale. A riferirlo è un veterano stesso dell’esercito americano, David Metzler, ferreo sostenitore dell’uso di prodotti a base di CBD per i militari che sono oggi in attività. Infatti, è stato dimostrato come i benefici terapeutici della canapa siano superiori rispetto a quelli degli oppacei e farmaci antidepressivi impiegati per curare il PTSD, nonostante tali farmaci abbiano effetti collaterali negativi proprio sul disturbo da stress post traumatico manifestato dai militari.