Cosa significa e come si diventa OSS (Operatore Socio Sanitario)

Cosa significa e come si diventa OSS (Operatore Socio Sanitario)

Diventare OSS: formarsi per una delle figure più ricercate nel mondo del lavoro

Quella dell’OSS, Operatore Socio Sanitario, è una figura molto ricercata in particolare negli ultimi anni. Le principali mansioni dell’OSS sono relative all’assistenza infermieristica di base nel trattamento di pazienti con diverse diagnosi. Gli OSS operano all’interno delle strutture sanitarie, come cliniche e ospedali, nelle case di riposo, nei centri diurni e a domicilio, in base alle singole esigenze. Per diventare Operatore Socio Sanitario esiste un’ampia offerta formativa erogata da diversi enti; se vuoi intraprendere questa professione, puoi decidere di affidarti al miglior corso oss a Roma (https://www.scuolaformazionebsa.it/corso-oss-roma).

Cosa significa essere OSS

Le mansioni dell’OSS sono molto eterogenee e vanno dal supporto alla somministrazione delle terapie al primo soccorso e medicazioni di base. A queste figure professionali vengono inoltre assegnati compiti di cura e aiuto ai pazienti, sia per quanto riguarda la mobilità ridotta che per la prevenzione di piaghe e ulcere dovute al decubito. Anche la rilevazione dei parametri vitali come pressione e saturazione può essere di competenza degli OSS, oltre che gli interventi di completa sanificazione e sterilizzazione, molto richiesti nell’ultimo periodo.

Essere un OSS significa dunque prendersi cura dei pazienti, occupandosi, in alcuni casi, anche delle pratiche burocratiche e amministrative. Va sottolineato che questa figura non può eseguire specifiche attività medico-infermieristiche e che ogni azione diversa dalle mansioni di sua competenza va concordata e messa in atto previa attribuzione da parte del medico o infermiere.

Tolta la parte meramente tecnica e operativa, essere OSS vuol dire sviluppare empatia nei confronti dei pazienti, intercettando i loro bisogni ed esigenze prima che vengano verbalizzate e fornire supporto e vicinanza in ogni momento.

Diventare un OSS

Per ottenere la qualifica di Operatore Socio Sanitario è necessario un percorso di formazione specifico, della durata complessiva di 1000 ore. Quasi la metà della formazione, circa 450 ore, è dedicata alla teoria: in questa fase vengono affrontati temi legati all’igiene, all’etica professionale, alla psicologia e all’area legislativa e normativa. Alla teoria vengono affiancate diverse ore di esercitazioni (circa 100 ore) e 450 di tirocino pratico in una o più strutture. Le suddivisioni sono indicative e possono variare in base all’Ente che si sceglie. Al termine della formazione è previsto un esame finale per accedere finalmente alla professione e iniziare a lavorare sin da subito.

Gli OSS in Italia sono, ad oggi, circa 300.000 e le loro competenze vengono richieste con frequenza nelle strutture sanitarie e non solo. Per questo motivo, investire sulla formazione per diventare Operatore Socio Sanitario è quasi una garanzia di lavoro sicuro e continuativo nel tempo.

Studiare e formarsi per ottenere la qualifica di OSS, al giorno, d’oggi, è una scelta utile per gli altri e incredibilmente formativa per se stessi. Sviluppare competenze di primo soccorso, piccole medicazioni, conoscenze anche sul piano giuridico e psicologico è infatti importante per tutti coloro che vogliono lavorare in ambito sanitario. Questa professionalità può essere spesa anche nel quotidiano, non facendosi mai trovare impreparati in caso di emergenza o di esigenza di cura. La scelta dell’Ente in cui formarsi per diventare OSS è importante perché determinerà la qualità della preparazione e gli sbocchi lavorativi che potranno essere proposti alla fine del percorso. In particolare, l’Ente a cui fare riferimento per i corsi dovrà essere serio e affidabile e garantire una formazione completa e approfondita.

La professione dell’Operatore Socio Sanitario non può essere improvvisata, pertanto necessita un percorso variegato che si riferisca a materie utili e spendibili sin da subito. Di certo si tratta di una professione apprezzata e riconosciuta dai più, utile in diversi ambiti e contesti, che fornisce un concreto supporto quotidiano alla degenza dei pazienti e che collabora in modo sereno e continuativo con le altre figure sanitarie.