Come rottamare un’auto e quanto costa?

Come rottamare un’auto e quanto costa?

Come rottamare un’auto e quanto costa?

La vostra macchina ha bisogno di essere rottamata? Niente paura! Ecco tutte le informazioni che vi servono: a chi rivolgersi, la procedura da seguire e i costi di rottamare un’auto.

Rottamazione auto: come funziona?

Rottamare un’auto significa procedere alla demolizione fisica del veicolo e smaltire in sicurezza quello che ne rimane. Ma come avviene questo procedimento?

In caso di acquisto di una nuova macchina, è il concessionario che provvede a ritirare la vecchia auto e a farla demolire. Entro 30 giorni dalla consegna, esso deve presentare domanda di cancellazione dal PRA e, allo stesso tempo, rilasciare il certificato di rottamazione entro i termini previsti dalla legge.

Se invece non si acquista un nuovo veicolo, sarà necessario recarsi in un centro di demolizione autorizzato dalla regione. Prima, però, bisogna essere sicuri che sulla macchina non esista alcun provvedimento di fermo amministrativo, che non permetterebbe la cancellazione dai registri del PRA fino al saldo delle somme dovute. Per accertarsene, basta chiedere una visura online sulla propria vettura direttamente al PRA. La cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico consente al proprietario del veicolo di non pagare il bollo auto per le successive annualità. Attenzione: essa deve avvenire entro il mese seguente alla scadenza del bollo auto, altrimenti toccherà pagare il bollo per l’anno successivo!

Quanto costa rottamare l’auto?

Il costo di rottamare un’auto oscilla tra i 70 e i 150 euro. Naturalmente, se la demolizione dell’auto avviene in seguito all’acquisto di un nuovo modello, le spese possono essere minori: molte case produttrici, infatti, offrono sconti e incentivi che in alcuni casi riducono i costi a zero.

Se invece la rottamazione non è accompagnata dall’acquisto di una nuova vettura, i costi di demolire l’auto dipenderanno dal centro di demolizione prescelto.

Ecco l’elenco delle spese da sostenere:

  • Imposta di bollo. Per chi presenta il certificato di proprietà, l’importo sarà di 32 euro, mentre chi utilizza il foglio complementare pagherà un’imposta di 48 euro
  • Emolumenti Aci, per un costo di 13,50 euro
  • Cancellazione dal PRA. Anche in questo caso l’importo varia a seconda che si usi il certificato di proprietà o il foglio complementare. Nel primo caso si spende 36,38 euro, nel secondo 51,30 euro
  • Visura per l’accertamento di atti giudiziari, per un costo di 7,10 euro
  • Costi di trasporto, ovvero il prezzo che il centro demolizioni fa pagare per trasportare il veicolo nella sede in cui sarà demolito

Chi vuole risparmiare, dovrà spendere un po’ di tempo nella ricerca di centri di demolizione economici, come Autodemolizioni Casale a Trieste. Alcuni offrono sconti sul trasporto, permettendo un piccolo risparmio sul prezzo finale. Inoltre, alcune regioni offrono delle agevolazioni, quindi vale sempre la pena fare una piccola ricerca su internet, e sentire il parere di amici e parenti che hanno già provveduto alla rottamazione auto.

I documenti necessari per la demolizione dell’auto

Al momento della consegna del veicolo, l’interessato dovrà presentare una serie di documenti, come la carta di circolazione e il certificato di proprietà (o la dichiarazione sostitutiva di atto notorio firmata dal proprietario). Chi non possiede più questi documenti, ad esempio a causa di un furto, dovrà presentare la dichiarazione di resa denuncia.

Una volta ricevuti i documenti necessari, il personale del centro demolizioni si occupa della radiazione dell’auto dai registri PRA, e consegna al proprietario la ricevuta dell’avvenuta comunicazione. Fino a pochi anni fa, era possibile effettuare la consegna delle targhe dell’auto senza rottamazione, che consentiva al veicolo di continuare ad esistere, custodito in un’area privata, senza poter circolare. Oggi questa pratica non è più consentita. La radiazione è tuttavia ancora possibile per definitiva esportazione: la richiesta va presentata solo dopo il trasferimento del veicolo all’estero e l’immatricolazione con la nuova targa straniera.