Vendere casa da privato? Sì, se sai come farlo

Vendere casa da privato Sì, se sai come farlo

Chi fa da sé fa per tre… e vendere casa da privato non fa eccezione. Anche se l’iter appare più impegnativo, i vantaggi vanno al di là del risparmio di una parcella, seppur cospicua, da dare alle agenzie immobiliari.

Da una quindicina d’anni a questa parte, infatti, l’uso di Internet su larga scala offre possibilità infinitamente superiori di trovare acquirenti in autonomia. Inoltre, la struttura dei siti web è notevolmente più semplice rispetto al passato, sia dal punto di vista della grafica che funzionale.

Fare uso di una piattaforma dedicata al settore immobiliare, quindi, è alla portata di tutti, anche di coloro che si sentono negati. Ormai permettono di inserire agevolmente dati, descrizioni, foto, con possibilità di cambiarle in tempo reale e senza alcuna limitazione di ordine temporale.

Quanto alla sicurezza di tutta la procedura basta dare l’incarico ad un notaio, che provvederà a monitorarne e a verbalizzarne la regolarità. Con i consigli riportati di seguito, concludere un grande affare in tempi ragionevoli non sarà più un miraggio.

Vendere casa come privato: da dove iniziare?

Innanzitutto, bisogna stabilire il prezzo dell’immobile: questo terrà conto dell’andamento del mercato, oltre che della qualità. Chiedere un consulto a professionisti del settore è, sicuramente, una scelta sensata, se non si ha un’idea dei trend del momento.

Accanto alla definizione del valore monetario, è indispensabile porre il focus sui pregi e i difetti della casa, elaborando una valutazione realistica. Saper vendere, infatti, non significa dire bugie, ma mettere in evidenza i punti di forza e, eventualmente, predisporre degli interventi migliorativi per arginare le mancanze.

Questo va fatto anche nell’ottica di empatia verso l’acquirente. In altre parole, bisogna chiedersi: “Comprerei ciò che sto dando? Quale trattamento vorrei ricevere?”

In contemporanea, occorre pensare all’annuncio da inserire sui portali più rilevanti e posizionarlo bene sui motori di ricerca. Fotografie nitide, descrizioni accurate ma non troppo lunghe e l’utilizzo di un linguaggio semplice permetteranno ad un grande numero di utenti di soffermarsi sulle pagine.

In fase di preparazione, la stesura di una bozza e la raccolta del materiale da pubblicare su un’apposita cartella garantiranno l’esigenza di ordine e di rigore che questo compito richiede.

La documentazione necessaria

Nelle manovre iniziali, bisogna includere l’avvio delle pratiche burocratico-legali necessarie a predisporre una compravendita in piena regola. Questo a tutela sia del venditore sia dell’acquirente.

In tale frangente assume una particolare importanza la coerenza tra le informazioni riportate sulla pianta al catasto e quelle realmente rilevabili, oltre alla piena osservanza delle disposizioni di legge.

Altre carte importanti riguardano la classe energetica dell’immobile, la documentazione di provenienza, quella edilizia, urbanistica e catastale. Visure, atti di matrimonio, notifiche speciali (ad esempio, per gli edifici storici) e atti relativi a eventuali condoni contribuiscono a garantire completezza all’intero fascicolo.

Le fasi dalla proposta all’accordo definitivo

Una volta che le carte sono pronte, è possibile procedere alla proposta immobiliare e alla successiva compravendita, che dovrà tutelare le garanzie di compratore e venditore. Secondo le consuetudini, il processo si articola in tre passaggi:

• offerta di acquisto, solitamente confermata con una caparra e registrata tramite una scrittura privata;
• compromesso, un contratto che tutela i diritti e i doveri delle parti interessate. È soggetto a decadimento e a eventuali sanzioni, in caso di mancato riscontro dei requisiti di partenza;
• rogito, con verifica delle carte e inserimento dell’atto di vendita nei Registri Immobiliari.

A questo punto, non resta che godersi quanto guadagnato e avviarsi ad altri progetti.