Migliorare l’ambiente con i purificatori d’aria

Migliorare l'ambiente con i purificatori d'aria

In primavera, con la fioritura delle piante, avviene l’arrivo dei pollini e delle particelle di polvere (che è l’inquinante più diffuso), che arrivano anche all’interno delle nostre case. Si può trattare di spore, metalli, ma questa formazione potrebbe essere causata anche da cause naturali come eruzioni vulcaniche o erosioni rocciose o causate da incendi.

A causa di ciò, l’aria presente nelle nostre case, andrebbe pulita, usando un purificatore, in particolare per i soggetti che soffrono di allergie e sono asmatici, offrendo un ambiente decisamente più pulito e sano.

Cosa sono le particelle

In chimica ambientale, le particelle di polvere sono chiamate anche particolato, che è l’inquinante più frequente nelle zone urbane. Esse si presentano allo stato solido o liquido e sono sospese in aria, sotto forma di Aerosol. Esse hanno diverse dimensioni, quindi possono essere molto piccole e più grandi in grado di essere viste anche a occhio nudo.

Esse si possono formare da eruzioni vulcaniche o erosioni delle rocce oppure a causa d’incendi, metalli pesanti o spore. Le fonti da cui derivano queste particelle si chiamano primarie o secondarie. Quelle primarie sono la produzione di particelle dovute a fenomeni naturali, come eruzioni vulcaniche o altre fonti come industrie e incendi. Fonti secondarie riguardano per esempio la condensazione delle molecole.

Di cosa si tratta e da chi sono stati inventati

I purificatori d’aria sono formati da filtri, che aiutano a pulire l’ambiente dal polline, polveri e fumi, aiutando specialmente chi soffre di asma o è allergico al polline o agli acari della polvere.
Il primo inventore fu Charles Anthony Deane che creò un casco di rame, collegato a un tubo, capace di mandare l’aria all’interno.

Successivamente furono creati due tipi di filtri da John Stenhouse, sfruttavano le proprietà assorbenti del carbone, per poter purificare l’aria. Negli anni quaranta, per la seconda guerra mondiale, fu brevettato il filtro Hepa che bloccava le particelle dannose, come i gas nocivi, molto presenti in quell’epoca. In seguito fu accettato anche come uso domestico, attualmente è migliorato in efficienza ed efficacia.

Quali caratteristiche deve avere

Un macchinario di questo tipo, per essere più efficiente e comodo, deve poter depurare camere e stanze anche di grandi metri quadri ed essere leggero e di dimensioni ridotte, in modo tale che possa essere posizionato in qualsiasi ripiano.

È importante che sia dotato di diversi livelli d’intensità e che abbia l’opzione notturna, per evitare che ci siano rumori e luci fastidiose durante la notte.
Esistono i filtri a carboni attivi, che servono per eliminare i cattivi odori presenti nell’ambiente, come la puzza di sigarette e cibo come il pesce, in cucina.

Un altro tipo di filtro è a raggi UV, che consente di eliminare dall’aria i batteri e i virus, permettendo di avere un ambiente più sterilizzato e pulito.
Un’ opzione aggiuntiva ma importante è lo ionizzatore, che elimina anche le particelle di dimensioni più piccole, grazie all’elettricità statica, in modo che si uniscano una con l’altra, diventando pesanti e impedendole di stare in aria.

Come funzionano

I purificatori sono formati da uno o più filtri, che servono per intrappolare le sostanze inquinanti presenti nell’aria. All’interno è presente un sistema che fa passare l’aria attraverso i filtri, depurandola e riemettendola pulita nell’ambiente.

Generalmente questi filtri sono formati dal filtro Hepa, che è in grado di catturare anche particelle molto piccole. Esiste il filtro ai carboni attivi, che permette di raccogliere altre sostanze dannose come i gas nocivi, la formaldeide (che si trova per esempio nelle vernici per pitturare) e fumi tossici.

Un altro elemento aggiuntivo è lo ionizzatore, che grazie all’elettricità statica, permette alle particelle di unirsi tra di loro, diventando più pesanti e quindi incapaci di stare sospese in aria.

Per saperne di più, sui prezzi e sui modelli, guarda questo articolo Cliccando qui.