Il Decreto Rilancio, da provvedimento di sostegno a legge: tutti i contenuti e le integrazioni

Il Decreto Rilancio, da provvedimento di sostegno a legge tutti i contenuti e le integrazioni

Il Decreto Rilancio, secondo provvedimento emanato nel corso dell’emergenza sanitaria, è ormai legge dello Stato. Di seguito, in sintesi, le novità per lavoratori, famiglie e imprese, gli incentivi statali e le disposizioni sui pagamenti di imposte e tasse.

Dall’emergenza sanitaria alle misure di sostegno

Con l’approvazione del Parlamento e con alcuni emendamenti integrativi rispetto alla sua formulazione originaria, il Decreto Rilancio è stato convertito in legge. L’imponente ammontare degli stanziamenti (54,9 miliardi di euro, che si aggiungono ai 25 miliardi previsti dal “Cura Italia”) fa del decreto in questione uno dei più importanti, in termini economici e sociali, della storia d’Italia. Il primo testo, pubblicato nel maggio 2020, ha subìto alcune modifiche, riguardanti in particolare gli ammortizzatori sociali, che sono stati prorogati rispetto ai termini originariamente fissati.

Per maggiori informazioni in merito alle misure previste dalla nuova legge, è possibile contattare Consulenza Legale Italia. Lo studio, con sedi a Padova e Milano, offre un servizio di assistenza giuridica anche on line, ottenibile inoltrando la richiesta attraverso un apposito modulo presente sul sito web.

Disposizioni in materia di lavoro e sostegno del reddito

Nell’area tematica degli ammortizzatori sociali spicca il rinnovato bonus per le partite IVA (di 600 o 1000 euro a seconda dell’ammontare delle perdite registrate) e la proroga della cassa integrazione, nove settimane incrementate di altre cinque. Il periodo di stop ai licenziamenti è prorogato per altri 5 mesi; connessa a questa disposizione, la previsione di sovvenzioni per il pagamento degli stipendi, in favore delle aziende, per 12 mesi a partire dall’inoltro della richiesta. A sostegno dei soggetti che percepiscono l’indennità di disoccupazione, qualora questa sia scaduta nel periodo centrale dell’emergenza sanitaria, si applica una “proroga Naspi” e “DIS-COLL” per altri due mesi. Previsto un bonus per colf e badanti che abbiano perso o ridotto il lavoro durante il lockdown, che ammonta a 500 euro e viene erogato per i mesi di marzo e aprile.

Famiglie e imprese

Il tanto atteso reddito di emergenza prevede un sostegno di natura economica ( da 400 a 800 euro, per due mesi) alle famiglie che non ne percepiscano già uno e che abbiano un ISEE inferiore a 15 mila euro.
Viene raddoppiato il “bonus baby sitter” (da 600 a 1200 euro) per chi abbia figli minori di 12 anni, limite massimo di età che non vale in caso di disabilità del figlio. Confermata la proroga del congedo parentale retribuito al 50%, sempre nel caso di genitori con figli minori di 12 anni e si stabilisce il diritto di accedere allo smart working, anche in assenza di accordi individuali con il datore di lavoro, purché nel nucleo familiare del lavoratore non vi sia un beneficiario di altri strumenti di sostegno.

Quanto alle disposizioni che interessano le imprese, viene regolarizzato il permesso di soggiorno temporaneo ai lavoratori stranieri: la nuova legge stabilisce che possa essere richiesto anche dai cittadini stranieri con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019.

Vengono, inoltre, erogati contributi a fondo perduto a favore dei titolari di partita IVA che gestiscono un’attività d’impresa autonoma o agricola. Abolita la rata dell’IRAP di giugno per le imprese con un fatturato 2019 inferiore a 250 mila euro, alle piccole imprese viene concessa anche una riduzione delle bollette elettriche relative ai mesi di maggio, giugno e luglio 2020. Previsto anche un rimborso delle spese di affitto (tramite credito d’imposta al 60%), sostenute dalle imprese che, nel periodo d’imposta precedente, abbiano avuto un fatturato inferiore a 5 milioni di euro; tale limite non si applica alle imprese del settore turistico-alberghiero, che usufruiscono altresì dello stop dell’IMU, relativamente alla rata di giugno.

Altri bonus e aiuti statali

La nuova legge derivante dal Decreto Rilancio, prevede il riconoscimento di un credito d’imposta pari al 60% relativo agli interventi realizzati per l’adeguamento di ambienti aperti al pubblico alle norme anti-Covid (“bonus sanificazione”). Anche le manutenzioni e le riqualificazioni energetiche degli edifici sono sostenute dalla nuova legge, con la concessione di un Ecobonus 110% sulle ristrutturazioni, applicabile ai lavori effettuati fino al 31 dicembre 2021. Nella visione di una mobilità sostenibile si inquadra il “bonus biciclette e monopattini elettrici”, che ne promuove l’acquisto con un finanziamento di 500 euro pro capite, nonché il “bonus auto elettriche e ibride”, mirato ad incentivare l’acquisto di veicoli “euro 6”.

È stato istituito anche un Fondo per il turismo da 50 milioni di euro, volto a sostenere il settore in crisi per le conseguenze del lockdown e delle disposizioni di sicurezza previste per far fronte all’emergenza sanitaria. In questo ambito di incentivi statali al settore turistico, può farsi rientrare anche l’ormai noto “bonus vacanze”, concesso alle famiglie con ISEE inferiore a 40mila euro, dell’ammontare di 500 euro da spendere in strutture ricettive.