Cambiare i cerchioni dell’auto: quando e come farlo

Cambiare i cerchioni dell'auto quando e come farlo

I cerchi (o cerchioni) in lega sono accessori molto ricercati dagli automobilisti, che in genere li trovano non solo più gradevoli a vedersi ma anche maggiormente performanti rispetto a quelli classici in ferro.

Il prezzo, decisamente maggiore rispetto al modello tradizionale, ne è una chiara indicazione.

Le attuali leggi in vigore consentono di montare sistemi di ruote, ovvero cerchi e pneumatici, maggiorati sulla propria vettura, purché lo si faccia secondo le regole, ovvero in base a quanto stabilito dal cosiddetto “decreto ruote”.

Attualmente sono disponibili due differenti tipologie di omologazione, cioè una che deriva dalla normativa europea e riporta la sigla UN/ECE 124, ed un’altra che, invece, si riferisce alla legislazione italiana ed è contrassegnata dalla sigla NAD.

Ecco come fare a cambiare il sistema ruota (cerchioni + pneumatico) della propria auto seguendo la procedura corretta.

Cosa stabilisce il “Decreto ruote”

Quello che comunemente viene chiamato “decreto ruote“, ovvero il Decreto 20/2016 entrato in vigore il 1 Ottobre 2015, regolamenta l’omologazione delle ruote delle macchine e le procedure giuste per installarle.

In pratica, se e quando si decide di cambiare ruote e cerchioni dell’auto, bisogna farlo rispettando quanto in esso sancito.

A tutti gli automobilisti è permesso montare ruote diverse da quelle previste dalla casa costruttrice del mezzo, ma i cerchi devono essere rigorosamente ed esclusivamente omologati dal produttore.

Anche una volta che la ruota è stata inserita, i cerchioni devono riportare, ed esso deve essere ben visibile, il numero di omologazione europea ECE 124 oppure italiana NAD.

Praticamente, attenendosi a questa norma, l’automobilista può sì installare sul proprio veicolo ruote e cerchioni diversi da quelli in dotazione, ma la scelta può ricadere solo su quelle ruote che sono state omologate per quel tipo di marca, di modello e di motorizzazione.

Cosa fare dal gommista

Chiarito cosa stabilisce in merito il “decreto ruote”, passiamo a vedere come ci si deve muovere in pratica per sostituire le ruote della macchina.

Il primo passo consiste nel recarsi dal gommista.

Innanzitutto occorre verificare che il mezzo appartenga all’elenco di macchine per cui la ruota è stata omologata.

In altre parole, è indispensabile controllare le informazioni che riguardano le dimensioni del pneumatico, le diverse motorizzazioni e, ovviamente, che la ruota venga montata nel modo corretto.

Una volta eseguito, nel pieno rispetto della normativa in vigore, il montaggio della ruota, il gommista deve rilasciare due documenti, ovvero:

– certificato di conformità (o certificato NAD) emesso dal costruttore del sistema ruota

– dichiarazione di montaggio corretto (allegato E)

Aggiornamento della carta di circolazione

Se al sistema ruota appena montato corrispondono dimensioni del pneumatico diverse da quelle previste dalla carta di circolazione, è obbligatorio che anche quest’ultima venga aggiornata.

L’iter previsto per farlo non è particolarmente lungo né costoso, ma va effettuato nella maniera corretta.

Ciò vale sia nel caso le ruote siano più grandi di quelle precedenti (upgrade), sia che, invece, siano di dimensioni più piccole rispetto ad esse (downgrade).

Ecco cosa fare.

Per prima cosa ci si deve recare presso la propria Motorizzazione Civile, si pagano alcuni bollettini e si presenta la relativa domanda di aggiornamento del libretto di circolazione.

E’ possibile scaricare il modulo di domanda velocemente e gratuitamente da internet collegandosi al sito Portale dell’Automobilista (modulo TT2119).

Bisogna ovviamente portare con sé anche i documenti del gommista, pertanto il certificato di conformità e l’allegato E.

Per quanto riguarda i bollettini da pagare, nello specifico si tratta della cifra di 25 euro su bollettino postale ccp 9001 e di un’altra somma di 16 euro su bollettino postale ccp 4028.

I suddetti bollettini, di solito, si trovano soltanto presso la Motorizzazione Civile stessa.